Pescare la Spigola

La pesca alla Spigola è sicuramente tra le più affascinanti infatti è difficile incontrare un pascatore che ha sperato di catturare una Spigola. Parliamo dei luoghi dove si può tentare la cattura delle Spigole, possiamo fare un ordine per presenza cioe, dove più facilmente possiamo incontrare la Spigola, il luogo dove le spigole pascolano per eccellenza è la foce dei fiumi, il secondo luogo e l'interno dei porti dove può cibarsi dei rifiuti dell'attività dei pescatori professionisti, il terzo è il mare aperto in prossimità della costa in mezzo alla schiuma dove puo cacciare.

La pesca in foce con la bolognese si differenzia per tecnica utilizzata e dal tipo di esca, infatti si puo pescare sia in passata che in trattenuta e si possono usare esce piccole e leggere come il Bigattino oppure pesanti e grandi come il Gambero o il verme Coreano.

Indipendentemente dalla tecnica usata lo spessore della lenza è dettato dal tipo di esca utilizzata infatti pescare con un filo e amo piccolo utilizzando un'esca come il Gambero non ha proprio senso in particolare se peschiamo in passata , ha invece senso alleggerire la lenza se si pesca con il Bigattino sia se si pesca in passata che in trattenuta.

La pesca in trattenuta vede l'utilizzo di galleggianti con grammature che possono andare da 1 gr. a 20 gr. (fig.) tutto è dettato dalla velocita della corrente. Lo scopo è avere una lenza che nella parte finale sia leggera e lavori in prossimità del fondo, perciò una volta sondato il fondo si allunga la distanza tra il galleggiante e l'amo proprio per far si che questo sia in prossimità del fondo. La limpidezza dell'acqua e la velocità influisce sullo spessore della lenza infatti in una corrente lenta lo spessore si assottiglia mai scende sotto lo 0,10 mm di Ø. In alcuni fiumi per effetto delle dighe a monte e delle maree la variazione della corrente è notevole perciò può accadere che con il passare del tempo la lenza va alleggerita o appesantita utilizzando le torpille intercambiabili o i piombi morbidi (fig.) anche il galleggiante si può sostituire senza dover ricostruire la lenza basta usare un gommino anche per l'asta di segnalazione (fig.). L'azione di pesca deve essere supportata dalla pasturazione che deve essere molto attenta, l'uso di bigattini deve essere moderato e nell'azione di pastura si deve creare una scia nella quale c'è proprio il nostro amo, perciò tireremo tanto più a monte tanto più forte è la corrente. Quando si è in pesca le mangiate spesso avvengono quando la corrente cala e poi riparte questo perchè l'esca si poggia a terra e poi si rialza, possiamo simulare noi invitando all'attacco della nostra esca spostando verso valle la punta della canna e poi aspettando che la lenza riassuma la posizione iniziale.

La pesca in passata vede l'utilizzo di galleggianti da 1 gr. a 12 gr. anche in questo caso è la corrente che detta il peso della lenza che nel suo camminare deve assumere una assetto obliguo con l'esca che cammina avanti rispetto al galleggiante tutto questo è dato da come lasciamo uscire il filo dal mulinello. La ricerca del fondo giusto va eseguita sondando all'altezza dove vogliamo eseguire la passata e poi alzando il fondo fino a quando durante la passata non vediamo il galleggiante che affonda per effetto degli ostacoli incontrati sul fondo in quel momento basta soltanto fermare l'uscita del filo e per effetto della trattenuta la lenza si alza superando l'ostacolo. Il diametro del filo sia del finale che della lenza madre è notevolmente più grande infatti si possono anche usare lenze fino alllo 0,26 di Ø con finale dello 0,22 di Ø. questo tipo di pesca da i risultati migliori su fiumi di buone dimensioni e utilizzando esche voluminose tipo il Gambero e il Corenano.

La pesca nei porti è forse la più praticata e la spigola è sicuramente il pesce più insidiato, fondamentale per ottenere risultati sono la leggerezza della lenza, e la tenuta rispetto alla corrente presente, da tenere in considerazione è una accurata pasturazione che se sbagliata non ci permetterà di ottenere i risultati sperati. La bologese puo essere montata sia con la lenza detta all'italiana che con il gallleggiante inglese quest'ultimo ci permette di pescare anche a distanze raguardevoli mantenendo ivariata la leggerezza della lenza.

La pesca con la lenza all'italiana vede l'uso di canne con lunghezza che va da i 5 agli 8 metri e un mulinello con misura dal 1000 al 3000, la lenza è costituita da tappi leggeri e affusolati con grammature da 0,50 gr. a 3 gr. (fig.)la lenza madre dello 0,14 e finali che vanno dallo 0,10 di Ø a 0,14 di Ø per amo sceglieremo il n°18 o il n° 16 (fig.), la disposizione dei pallini di piombo va curata con attenzione e dovrà tenere conto della corrente e della profondita dell'acqua, i fatti piu la corrente interna al porto è forte piu la spallinata dovrà essere stretta e prossima al finale.

La pesca con lenza all'inglese vede l'uso di canne con lunghezza che va da i 5 ai 6 metri e un mulinello con di misura dal 3000 al 4000, la lenza è costituita da galleggianti costituiti da una penna di pavone con inserto per sterlite per la pesca notturna e la possibilità di dosare il piombo sulla lenza mediante la rimozione di dischetti (fig.), la scelta cade su galleggianti da 2+1 a 6+1, inseriti sulla lenza madre e dello 0,16 di Ø collegata ad un finale che va da 0,10 zallo 0,14 di Ø per amo sceglieremo quelli da n°18 al n°16 con curvatura tonda (fig.).

La pesca a mare aperto vede l'utilizzo delle stesse lenze fin qui descritte naturalmente la scelta del posto è dove in particolari condizioni è probabile l'accostata delle Spigole.

 

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06-Apr-2023